Intro
La creatina monoidrato è un derivato amminoacidico che può essere sintetizzato dall’organismo attraverso reazioni che coinvolgono gli aminoacidi arginina, glicina e metionina a livello dei reni e del fegato. In alternativa, essa può essere introdotta esogenamente dalla carne. La stragrande maggioranza della creatina risiede nel muscolo scheletrico, di cui circa il 66% immagazzinato come fosfocreatina, che aiuta a resintetizzare e mantenere i livelli di adenosina trifosfato (ATP). Ci sono prove che la supplementazione di creatina monoidrato, principalmente se combinata con l’allenamento di resistenza, ha effetti favorevoli sugli indici di invecchiamento muscolare e osseo. Questi benefici muscoloscheletrici forniscono un po’ di razionale per la creatina come potenziale intervento per il trattamento della sarcopenia, della cachessia, dell’osteoporosi e dell’obesità sarcopenica nel soggetto anziano.
Possibili Benefici della Creatina nell’Anziano
Dal punto di vista dell’invecchiamento sano, gli effetti positivi della creatina sembrano rilavanti, perché la riduzione della forza muscolare correlata all’età diminuisce la capacità di svolgere le attività della vita quotidiana e l’accrescimento muscolare può portare a una maggiore funzionalità negli anziani, pertanto, migliorare la salute muscolare in questi soggetti è di importanza clinica. Di fatti, la diminuzione della forza muscolare correlata all’età è un forte predittore di salute, in quanto può portare a disabilità motoria, cadute, fratture e ad un maggiore tasso di mortalità nei soggetti anziani. Nel complesso, è stato dimostrato che la creatina, principalmente se combinata con l’allenamento di resistenza, aumenta le misure di accrescimento muscolare, forza e funzionalità. Essa, inoltre, sembra ridurre il tasso di perdita minerale ossea e influenza il turnover osseo.
L’integrazione di creatina a lungo termine insieme all’allenamento di resistenza e di intensità moderata, possono probabilmente ridurre lo stress ossidativo e aumentare il sistema di difesa antiossidante. Tuttavia, a breve termine, il consumo di creatina e il suo effetto sullo stress ossidativo dovuto all’esercizio di resistenza non sono ben noti. Per far si che ci siano dei risultati apprezzabili è importante sottolineare che l’allenamento deve essere di natura progressiva e la creatina deve essere utilizzata con una bevanda a base di carboidrati.
Effetti della Creatina sulla sarcopenia e sul declino cognitivo
La sarcopenia ha un effetto negativo sulla mobilità, sul dispendio energetico e sulla salute metabolica, questo si traduce in un accumulo di tessuto adiposo, specialmente all’interno e intorno al muscolo scheletrico, portando nel lungo periodo all’insorgenza di obesità sarcopenica. Questa si verifica in circa il 20% delle popolazioni adulte più anziane e aumenta il rischio di insorgenza di malattie cardiometaboliche, osteoporosi, disabilità e mortalità prematura. Meccanicisticamente, l’accrescimento del muscolo e della forza correlato all’assunzione di creatina può essere dovuto alla sua capacità di influenzare il metabolismo del fosfato, la regolazione del calcio e del glicogeno, il rigonfiamento cellulare, e la disgregazione delle proteine muscolari.
A livello cerebrale, invece, l’assunzione di creatina è associata ad un miglioramento delle prestazioni neuropsicologiche. Diversi studi, di fatti, hanno dimostrato che l’elaborazione cognitiva, che risulta compromessa a causa dell’invecchiamento, può essere migliorata mediante la sua supplementazione.
Conclusioni
La creatina monoidrato è un integratore alimentare economico e sicuro che ha effetti sia periferici che centrali, la cui azione, principalmente se combinata con l’allenamento di resistenza, è un valido intervento sullo stile di vita per migliorare la massa muscolare invecchiata, la forza e le misure di funzionalità, che possono ridurre il rischio di cadute e fratture negli anziani. Tuttavia, questi benefici scompaiono quando non viene effettuato alcun esercizio. Nonostante il suo potenziale, gli effetti della creatina negli anziani con sarcopenia, osteoporosi, obesità sarcopenica, fragilità fisica e cachessia, sono ancora oggetto di dibattito e giustificano futuri studi clinici a lungo termine che coinvolgono campioni di grandi dimensioni.
Bibliografia
- Creatine supplementation for older adults: Focus on sarcopenia, osteoporosis, frailty and Cachexia Darren G. Candow; Philip D. Chilibeck; Scott C. Forbes; Cirian M. Fairman; Bruno Gaulano; Hamilton Roschel
- Current Evidence and Possible Future Applications of Creatine Supplementation for Older Adults Darren G. Candow; Scott. C. Forbes; Ben Kirk; Gustavo Duque
- Strategic creatine supplementation and resistance training in healthy older adults Darren G. Candow; Emelie Vogt; Sarah Johannsmever; Scott C. Forbes; Jonathan P. Farthing
- Use of creatine in the elderly and evidence for effects on cognitive function in young and old Eric S. Rawson; Andrew C. Venezia
- Creatine supplementation during resistance training in older adults-a meta-analysis Michaela C. Devries; Stuart M. Phillips
- Foto: www.freepik.com