Grasso Viscerale: un nemico per la Salute

L’Obesità: una Patologia in crescente aumento

L’obesità rappresenta una malattia cronica progressiva e recidivante, la cui incidenza è in costante aumento non solo nei paesi occidentali ma anche in quelli a medio-basso reddito. Caratterizzata dall’accumulo patologico di tessuto adiposo, incide profondamente sullo stato di salute, poiché si accompagna ad una serie di malattie quali diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa, sindrome metabolica e altre complicazioni che, in varia misura, peggiorano la qualità di vita dell’individuo e ne riducono la durata. Obesità e sovrappeso, inoltre, sono tra i principali fattori di rischio oncologico, con particolare riguardo al cancro del colon retto, del rene, dell’esofago, del pancreas, dell’endometrio e dell’ovaio. L’obesità infantile, in particolare, è una delle più importanti sfide per le conseguenze che comporta, tra cui futuri problemi cardiovascolari, problemi psicologici e sociali.
In questa ottica è molto importante agire fin dal periodo preconcezionale e in gravidanza per contrastare sovrappeso e obesità nell’infanzia e nell’adolescenza e ridurne la prevalenza in età adulta.

Grasso Viscerale in eccesso e le sue implicazioni sulla Salute

L’eccesso calorico protratto per lunghi periodi è la principale causa di espansione del tessuto adiposo, in quanto i sistemi metabolici dell’essere umano sono impostati per fare in modo che, il surplus calorico, non venga disperso sottoforma di calore, ma immagazzinato sottoforma di trigliceridi negli adipociti come fonte di riserva energetica. Tra le varie tipologie di grasso quello viscerale rappresenta il più pericoloso quando si tratta di problematiche legate alla salute, in quanto, il suo eccesso, determina insulino resistenza e la produzione di citochine pro-infiammatorie che promuovono l’infiammazione silente nell’organismo. L’attività anabolica del tessuto adiposo viscerale in risposta all’ipernutrizione comporta l’ipertrofia e l’iperplasia degli adipociti per soddisfare le maggiori esigenze di accumulo di energia; questo, di fatti, porta all’ingrossamento dell’adipocita a causa di una maggiore quantità di grasso immagazzinata.

Tuttavia, nel momento in cui la risposta adattativa all’afflusso di energia in eccesso ha raggiunto un limite, l’omeostasi metabolica viene persa e si verifica l’attivazione delle cellule immunitarie residenti, con conseguente aumento di segnali che inducono l’infiammazione. L’attività delle cellule immunitarie in risposta al danno strutturale del tessuto adiposo può avere un ruolo sia positivo che negativo per i tessuti, nello specifico l’eliminazione degli adipociti morenti, il rimodellamento dei tessuti e il supporto all’angiogenesi sono tutte funzione benefiche, il che può essere interpretato come un tentativo da parte dell’organismo di ripristinare un equilibrio fisiologico. Tuttavia, il rimodellamento della matrice durante l’infiammazione cronica può portare a fibrosi, che limita la plasticità adiposa e la capacità metabolica delle cellule.

Gli effetti del Grasso Viscerale sull’Insulina

Nell’ambito dei numerosi problemi metabolici associati all’eccesso di grasso viscerale, l’insulino resistenza rappresenta senza dubbio il più grave. Essa viene definita come un’inadeguata risposta da parte degli organi target dell’insulina (muscolo scheletrico, tessuto adiposo e fegato) agli effetti fisiologici dell’ormone stesso, che porta, nel lungo periodo, all’insorgenza del diabete mellito di tipo 2. Con l’insorgere dell’obesità, i meccanismi che regolano l’attività dei recettori insulinici vengono seriamente alterati da fattori che avviano reazioni di “spegnimento” dell’attività dei recettori. Tra i vari fattori che intervengono in questa opera di “spegnimento”, l’eccesso di FFA circolanti e l’ipersecrezione di TNF-alfa appaiono avere un ruolo dominante.

In particolare, l’eccesso di acidi grassi circolanti determinerebbe insulino-resistenza con un meccanismo di inibizione del segnale insulinico a causa dell’attivazione della cascata di reazioni indotta da alcune serin-kinasi. Per quanto riguarda invece la citochina pro-infiammatoria TNF-alfa, espressa principalmente dai macrofagi presenti nel tessuto adiposo infiammato dei soggetti obesi, inibisce il segnale insulinico con un duplice meccanismo che coinvolge la serin-fosforilazione e la tirosin-defosforilazione.

Come ridurre il Grasso Viscerale

Una delle variabili più importanti che incidono sul mantenimento di un peso corretto e, di conseguenza, sulle percentuali di grasso nell’organismo, è l’energia introdotta con gli alimenti. Il peso corporeo, di fatti, rappresenta il risultato misurabile del rapporto tra entrate e uscite, denominato “bilancio energetico”; per questo risulta fondamentale controllare gli introiti alimentari per evitare eccessi che possono tradursi in un incremento dei depositi di grasso viscerale e aumentare i livelli di attività fisica, aspetto strettamente legato alla composizione corporea. Anche la qualità degli alimenti è di vitale importanza, di fatti un corretto regime nutrizionale deve comprendere tutti gli alimenti in maniera quanto più possibile equilibrata.

Bibliografia

  • Obese visceral fat tissue infiammation: from protective to detrimental? Hubert Kolb
  • Visceral Fat: Culprit or Canary? Micheal D. Jensen
  • Increased visceral fat accumulation modified the effect of insulin resistance on arterial stiffness and hypertension risk Neftali Eduardo Antonio-Villa; Omar Yaxhmehen Bello-Chavolla; Arsenio Vargas Vàzquez; Roopa Mehta; Carlos A. Fermìn-Martinez; Alexandro J. Martagòn-Rosado; Daphne Abigail Barquera-Guevara; Carlos A. Aguilar-Salinas;
  • From obesity to insulin resistance: the role of FFA Cristiano Capurso; Antonio Capurso
  • Linee guida per una sana alimentazione – CREA
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